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Spendere la nostra esperienza al di fuori dell’ambito territoriale – Felice Bruno

Di cosa ti occupi e quando stato il tuo primo incontro con Città Verde?
La mia esperienza professionale inizia nel 1988 con la Namari Tennis che dal 2010 diventata Playgrounds Srl di cui sono titolare, una Ditta artigianale che si occupa di impiantistica sportiva. Nel tempo abbiamo abbracciato settori diversi tra cui quello dell’arredo urbano e delle pavimentazioni antitrauma nei giochi per bambini.

E qui hai incontrato Città Verde.
Esatto. Devo ringraziare un tecnico del Comune che per primo ha intravisto la possibilità di metterci in sinergia. Negli ultimi anni abbiamo riqualificato insieme la maggior parte dei giardini dei plessi scolastici di Ferrara oltre a una serie di altri lavori piccoli e grandi: recinzioni, consulenze, riparazioni. Un’alleanza davvero fortunata.

Sul lavoro quando ci si incontra spesso si cresce reciprocamente. C’è qualcosa, dal punto di vista tecnico, in cui l’incontro con Città Verde ha arricchito la tua attività lavorativa?
Il settore delle attrezzature per parchi gioco ci era completamente sconosciuto. Grazie a voi non solo abbiamo iniziato a frequentarlo ma siamo riusciti a spendere la nostra esperienza al di fuori dell’ambito territoriale posando, per fare un esempio, sistemi antitrauma in alcuni comuni del Veneto.

Avevi già lavorato fianco a fianco a soggetti svantaggiati?
Negli anni novanta Namari Tennis fu fra le prime aziende nel comune di Ferrara ad aderire a un protocollo del SERT per l’inserimento lavorativo di soggetti con tossicodipendenza e accogliemmo per due anni un ragazzo che seguiva un percorso di recupero. Mai, però, ci era capitato di sperimentare con mano la relazione professionale con persone che in altri ambiti verrebbero escluse e si inseriscono a pieno titolo in un processo produttivo. Con le squadre di Città Verde si è creato un bel rapporto affettivo ma anche di lavoro, perché e stimolante stare al fianco di persone che si impegnano a fondo per dare sempre il meglio di sé.

Sappiamo che sei un amante del rugby, uno sport dove il concetto di squadra è fondamentale. Quanto è importante fra aziende e cooperative sociali fare squadra per rimanere su un mercato dinamico?
Io credo molto nello scambio di conoscenze, “passarsi la palla” se vogliamo rimanere nella metafora sportiva, e in questo lo schema di gioco di Città Verde è quello giusto: niente gelosie dei propri saperi ma uno scambio sempre aperto dal quale tutti possono trarre beneficio. Se poi vogliamo fare un discorso più ampio legato al mercato del lavoro di sicuro occorre cambiare qualche regola. Presi ognuno dalla propria contingenza e condizionati dai tempi di consegna tendiamo a non accorgerci che è sempre più difficile, sia per un’azienda che per una cooperativa sociale, lavorare in situazioni che permettano il giusto margine e quindi la giusta remunerazione per ogni operatore.

Approfittiamo di questa chiacchierata con te per “aggiornarci” un po’. Siamo nel pieno della transizione ecologica che coinvolge anche il tuo e il nostro settore. In che direzione stiamo andando? Quali svolte vedi nell’ambito dei materiali, delle tecniche e dei processi di lavorazione?
Tanti proclami ma poca sostanza, purtroppo. A parte qualche azienda che sta cercando di cambiare il paradigma di produzione costruendo con componenti che possano essere integrabili a fine vita in una logica di economia circolare, sul territorio non vedo tanta capacità di mettere in pratica la necessaria transizione. Forse in Nord Europa c’è un mercato capace di apprezzare materiali più nobili e circolari ma come ben sappiamo spesso la scelta ecologica è anche quella più costosa. Tornando al discorso di prima sulle marginalità oggi il mercato in cui operiamo non sempre ci consente di operare scelte pienamente in sintonia con il tema della transizione ecologica.

Compiamo trent’anni. Un augurio e un consiglio.
Trovarci qui fra dieci anni a parlare di futuro, questo l’augurio. E il consiglio continuare a mantenere alta la vostra visione anche di fronte alle avversità. Il più grande traguardo per un’azienda è mantenere il proprio valore fondante. Città Verde, sin qui, ne è stata capace.

Felice Bruno – Titolare Playgrounds Srl