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Potremmo chiamarla con un altro nome: senso di appartenenza – Alessandro Palazzi

Non sempre ci si pensa ma il verde è una parte viva del territorio, proprio come le persone e gli animali. Cosa significa per una comunità prendersene cura?
“Verde” significa decoro, parchi pubblici, aree gioco e tanto altro. Tutti settori di cui mi occupo personalmente per “C.M.V. Servizi” e che per una comunità sono fondamentali, non solo da un punto di vista ambientale. Oggi non è più sufficiente una gestione ordinaria, limitata agli sfalci o alla potatura delle siepi, ma è necessario prevedere una cura sempre più meticolosa delle alberature e degli spazi a verde.

Noi e lei siamo, in qualche modo, cresciuti insieme. Città Verde è stata in grado di interpretare nel modo giusto le nuove esigenze che, negli anni, sono provenute dal territorio?
In questi anni non solo sono mutate le esigenze nella gestione del verde ma anche la visione del territorio da parte dei cittadini è cambiata enormemente. Abbiamo implementato la qualità dei servizi offerti lavorando anche e soprattutto sulla tempestività d’intervento, risultato che si può raggiungere solo con una presenza costante e puntuale in ogni zona di Cento. In questo Città Verde ha dimostrato grande disponibilità e concretezza.

Cento è, dopo Ferrara, uno dei comuni più estesi nei quali Città Verde opera. Quali sono, secondo lei, le peculiarità di questo territorio, i suoi punti di forza e di debolezza, quello che lo rende diverso da tutti gli altri?
Parliamo di un territorio di circa 64,70 Km² ricchissimo di spazi a verde e parchi pubblici che vengono molto vissuti dalla comunità come aree di ritrovo, creative, ludiche e culturali allo stesso tempo. Questa è una delle caratteristiche più peculiari di Cento insieme alla particolare posizione geografica proprio al confine tra tre province.

Crede sia importante, e se sì quanto, la dimensione umana e di relazione in un rapporto professionale come il nostro?
Credo che la dimensione umana e di collaborazione debba essere sempre alla base di qualsiasi rapporto professionale, nel rispetto dei ruoli, delle parti e delle esperienze reciproche che si possono mettere in campo. Negli anni c’è stata sicuramente una crescita della vostra Società ma, almeno per quanto riguarda il settore del verde, non c’è dubbio che abbiate mantenuto intatta la dimensione umana e accresciuto lo spirito lavorativo.

Crede che la crescita delle competenza tecniche e l’anima sociale possano procedere in parallelo?
Sì, lo credo. Con l’esperienza che si acquisisce quotidianamente le competenze tecniche aumentano soprattutto se si sanno coinvolgere tutte le persone implicate nella realizzazione dei servizi. Questa è l’anima sociale da incentivare e sviluppare. Potremmo chiamarla con un altro nome: senso di appartenenza.

Ci sono altre caratteristiche che si percepiscono dall’esterno vedendo i gruppi di Città Verde al lavoro?
Per quanto da noi riscontrato durante i sopralluoghi nell’ambito del servizio verde ed aree a gioco, possiamo confermare che traspare serietà e competenza in tutte le materie trattate.

Cosa ci vuole augurare, o cosa ci vuole chiedere per il futuro?
Vi auguro di proseguire sempre più nel vostro percorso aziendale, professionale e sociale.

Alessandro Palazzi – Responsabile Ufficio tecnico verde pubblico e cimiteri CMV