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Lavoro non è soltanto la mansione che svolgi – Claudia Roma

Quante volte, parlando dei soggetti svantaggiati, qualcuno ti ha chiesto se serve davvero farli lavorare o se è solo un modo per tenerli impegnati?
Una volta qualcuno me lo chiedeva ma oggi non più. Credo sia l’esperienza che ho acquisito, anche grazie a voi, e il mio modo di pormi che chiarisce immediatamente ai miei interlocutori che il mio ufficio non si occupa di terapia occupazionale ma di lavoro vero e proprio. Molti dei nostri tirocini si sono trasformati in assunzioni. Qualcuno di loro è ormai prossimo alla pensione.

Ti sei mai posta la stessa domanda?
Il mio mestiere non si può fare se non si crede nella possibilità del cambiamento e il cambiamento è una condizione che non ha limite né scadenza. Anche di fronte a persone per cui sai che il tentativo di inserimento potrebbe essere complesso o esporti alla possibilità del fallimento non ho mai smesso di credere in quello che facciamo.

Che valore ha il lavoro nell’ambito della cooperazione sociale?
Il lavoro aiuta ognuno di noi e quindi aiuta tutti, a prescindere dalla condizione, a formare un pezzo della propria identità. ‘Lavoro’ non è soltanto la mansione che svolgi ma un ventaglio di competenze che si attivano e di scommesse da vincere. Vuol dire autonomia nello spostarsi per raggiungere il posto di lavoro, capacità di stare con gli altri, educazione, attenzione al decoro personale. Io credo nella necessità di non cronicizzare una persona dal punto di vista assistenziale. In questo il lavoro ha un ruolo fondamentale per chiunque, nel soggetto svantaggiato tanto quanto nella persona che debba riavvicinarsi al lavoro dopo averlo perso.

Com’è stato in questi anni lavorare con noi?
Della Città Verde ho apprezzato da subito l’approccio educativo che favorisce l’accompagnamento e la crescita delle persone. Tutti siamo diversi e se qualcuno riesce a calarsi immediatamente in una nuova realtà lavorativa per altri il percorso di avvicinamento deve essere per forza più graduale. La Città Verde sa ascoltare, accogliere e collaborare, qualità necessarie nel nostro ambito. In più punta sul lavoro di squadra, una bella mediazione fra le esigenze di crescita individuali e il superamento delle prime difficoltà. Per me questo è il modello vincente.

Hai un un consiglio per noi?
Il consiglio che voglio darvi non è del tutto disinteressato… Apritevi ad altri settori produttivi, per esempio quello delle pulizie. Poter inserire un numero sempre maggiore di persone nella vostra cooperativa è un auspicio e una speranza che ho per il futuro.

Claudia Roma – Educatrice professionale del Servizio Dipendenze Patologiche del distretto pianura est dell’AUSL di Bologna