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Un nuovo modello di inserimento lavorativo

Per rendere l’inserimento lavorativo più efficace è stato affinato il modello da sempre utilizzato in cooperativa. Il processo di innovazione si pone come obiettivo quello di avere più cura e attenzione sia verso l’operatore svantaggiato che si affaccia al mondo del lavoro, sia verso i lavoratori guida che lo affiancano nel percorso.

Per l’operatore svantaggiato:
Inserimento più graduale grazie all’affiancamento con il lavoratore guida referente di progetto e alla squadra ristretta di lavoratori guida, che in questo modo diventano punti di riferimento costanti;

Per i lavoratori guida:
Aumento dei momenti di confronto e monitoraggio, in modo tale da diminuire i rischi nel percorso di inserimento;

Il nuovo sistema di organizzazione per la gestione dei percorsi di inserimento lavorativo, trasversale a tutti i settori operativi, ha uno specifico organigramma funzionale così strutturato:

Responsabile degli inserimenti lavorativi
La figura del responsabile degli inserimenti si occupa direttamente del monitoraggio e della valutazione complessiva del percorso e della risoluzione di eventuali criticità. Si confronta periodicamente con l’operatore dei servizi territoriali e con il lavoratore guida;

Lavoratore guida referente di progetto
si occupa di affiancare il soggetto svantaggiato nelle prime due settimane di inserimento al lavoro e di trasmettere le informazioni salienti ai lavoratori guida che successivamente entreranno in azione durante il percorso di inserimento;
Lavoratore guida
Sono operai individuati tra gli addetti al servizio con buone capacità tecnico-professionali e con specifica formazione inerente alla relazione educativa. Seguono la persona svantaggiata per i primi mesi dell’inserimento lavorativo, confrontandosi a cadenza fissa con il lavoratore guida referente di progetto per analizzare punti di forza e criticità dell’inserimento;

Referente/Operatore dei Servizi sociali o Socio-Sanitari Territoriali
I servizi territoriali propongono l’avvio del percorso per persone svantaggiate a loro ‘in carico’ ed effettuano il monitoraggio tramite un proprio educatore e/o assistente sociale. I servizi territoriali di riferimento sono generalmente rappresentati da: Servizio Tossicodipendenze; Dipartimento di Salute Mentale; Servizio Genitorialità e Infanzia; Servizio Sociale Adulti, Asp;

Equipe di progetto
L’equipe di progetto è costituita dal responsabile dei percorsi di inserimento lavorativo della cooperativa sociale, dai tecnici dei servizi territoriali invianti e dal gruppo di lavoratori guida individuati, di cui uno referente di progetto. I principali compiti dell’équipe sono rappresentati dalla valutazione delle competenze relazionali, cognitive e lavorative della persona; dalla redazione del progetto d’inserimento; dal monitoraggio e dall’accompagnamento dei percorsi individuali;

Il progetto di inserimento lavorativo consiste nell’attuazione consequenziale ed organica delle seguenti attività:

Svolgimento di percorsi di riabilitazione delle competenze sociali e lavorative, mediante l’attivazione di tirocini formativi, di persone svantaggiate e di soggetti fragili e vulnerabili*.

Stabilizzazione di tali soggetti tramite contratto di assunzione stipulato ai sensi dei vigenti CCNL di settore.

Il progetto di inserimento lavorativo consiste nell’attuazione consequenziale ed organica delle seguenti attività:

*
ai sensi dell’art.4 della L.381/91, ai sensi della legge regionale 30 luglio 2015, n. 14:

  • invalidi fisici, psichici e sensoriali
  • ex degenti di istituti psichiatrici
  • soggetti in trattamento psichiatrico
  • tossicodipendenti
  • alcolisti
  • minori in età lavorativa in situazione di difficoltà familiare
  • condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione
  • persone caratterizzate dalla compresenza di problematiche afferenti la dimensione lavorativa e nel contempo sociale o sanitaria.