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Le aree verdi sono l’unico punto di socializzazione di una fetta di cittadinanza – Marco Lorenzetti

Di cosa ti occupi e quali sono le tue relazioni di lavoro con Città Verde?
Lavoro da circa 25 anni, con diversi intermezzi anche piuttosto lunghi, all’Ufficio Verde del Comune di Ferrara e mi occupo in generale di tutti gli aspetti attinenti alle aree verdi che, come sappiamo, costituiscono una componente molto significativa della nostra città. Con Città Verde, tra le altre cose, collaboriamo alla manutenzione delle aree gioco, più di 130 a Ferrara, dove i bambini possono svolgere in sicurezza una delle attività più importanti per la crescita e lo sviluppo: il gioco, appunto.

Sei il nostro principale referente per il Comune da Ferrara da oltre 10 anni. Ti ricordi come eravamo quando ci siamo incontrati e come siamo oggi? Cos’è cambiato?
Questi anni sono stati caratterizzati da un vostro sviluppo continuo e significativo. Ho molto apprezzato l’allargamento degli orizzonti che ha caratterizzato la vostra storia e la vostra apertura ai temi ambientali e a quelli della ricerca sulle nuove tecnologie, pur non perdendo il senso del vostro principale obiettivo, che rimane l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Qual è la principale caratteristiche di Città Verde che ti ha portato, negli anni, ad avere fiducia nei nostri confronti?
La cura e l’attenzione che dedicate ai diversi aspetti del vostro lavoro è una caratteristica fondamentale ma ancora di più lo è la vostra capacità di valorizzare le persone trasformando i problemi in opportunità, per loro e per la città: ecco il vero valore aggiunto che siete in grado di mettere nei vostri progetti.

Quanto è importante il concetto di “verde come bene comune” in un territorio delle dimensioni di Ferrara?
Le aree verdi costituiscono ormai l’unico punto di socializzazione a disposizione di una larga fetta della cittadinanza, che trova nei parchi occasioni comuni di ricreazione e di svago. Aumentare le possibilità di fruizione di queste aree è, a mio avviso, una dei più efficaci strumenti di integrazione che abbiamo. Senza dimenticare che per tanti le aree verdi sono l’unica possibilità di contatto con la natura.

Pensi che un’attività come quella di Città Verde e, più in generale, la manutenzione del verde e dell’arredo urbano abbiamo un impatto sulla visione che i cittadini hanno della propria città e sui loro comportamenti?
La cura della città, fatta nel modo attento e aperto all’ascolto che caratterizza il vostro operato, costituisce un balsamo che rinforza il senso di appartenenza alla comunità cittadina e evidenzia come in un mondo sempre più divisivo accorciare le distanze e generare legami sia l’unica garanzia di salvaguardia dell’equilibrio complessivo.

Una domanda di carattere personale. Sei stato diverse volte in Africa, a collaborare con una ONG (CEFA) che si occupava di progetti in ambito agricolo, anche per lunghi periodi. Che idee e suggestioni nuove hai portato a casa da quelle esperienze che siano “trasportabili” e spendibili su un territorio come il nostro?
Le esperienze all’estero hanno contribuito a cambiare il mio sistema di riferimento e le mie priorità. Ho imparato che il valore non sta nelle cose che si possiedono ma nella cura che mettiamo nelle relazioni e che con l’impegno comune si possono fare cose straordinarie e contribuire alla soluzione dei bisogni di tanti.

Compiamo 30 anni. Un augurio e un consiglio per il futuro di Città Verde.
L’augurio è che continuiate a crescere, a farvi valere, continuando a credere che un mondo migliore è davvero possibile.

Marco Lorenzetti – responsabile dell’ufficio Verde del comune di Ferrara